lunedì 13 settembre 2010

I paesi interni ripopolati col bonus per i bebè: il "caso" Castiglione Messer Marino

A Castiglione Messer Marino i neonati dal 2007 sono triplicati grazie all'adozione di un bonus per i nuovi nati. La notizia è stata riportata in grande evidenza sabato scorso sul Corriere della Sera con un servizio della giornalista Mariolina Iossa che pubblichiamo integralmente.

Ha 68 pale eoliche Castiglione Messer Marino, un presepe abruzzese arroccato nella Val di Sangro a una manciata di chilometri dal paese delle campane, Agnone, in Alto Molise. Ha 68 gigantesche girandole piantate sopra le montagne ma neanche duemila abitanti, molti sono solo un numero, hanno mantenuto la residenza ma lavorano e vivono altrove, a Pescara, a Roma, nel Nord. Quelli che restano vanno e vengono dai paesi intorno, chilometri di auto ogni giorno su strade tortuose. Per incrementare la natalità, il sindaco di centrodestra Massimo Mastrangelo si è inventato il bonus, 800 euro per ogni nuovo nato, festa per tutto il paese a fine anno con consegna di diploma e relativo assegno ai neo genitori. «Tre anni fa nacquero 12 bambini - dice Mastrangelo, mentre apre la porta del suo ufficio nel palazzo di pietra del municipio con vista sulle montagne -. L' anno dopo 16 bambini, e finalmente lo scorso anno 24. Nel 2010 speriamo di bissare il traguardo». Ottocento euro fanno comodo se si vive in un piccolo paese dove la stagione fredda dura da novembre ad aprile «e spesso nevica, non pochi centimetri, quattro metri di neve. Per sei mesi siamo isolati». Fanno comodo ma sono poca cosa per crescere un figlio e il sindaco lo sa bene che la faccenda del bonus è solo un segnale, e soprattutto un modo per far parlare di Castiglione, a cui manca per prima cosa «una decente viabilità. In inverno abbiamo grosse difficoltà per raggiungere la Val di Sangro, i nostri giovani lavorano nei paesi vicini e sono anni che chiediamo la superstrada. Ma non ci ascoltano. Ci vogliono 18 chilometri con una galleria, adesso dobbiamo farne minimo 30 di curve». Se il governo mettesse mano alla superstrada allora sì che sarebbe davvero contento il sindaco, 57 anni e 4 figli, che di professione fa il medico del paese e anche il dentista. Mariana Iavicoli, 25 anni, ha una casa nuova nuova in contrada Padulo. È una delle 24 mamme che hanno preso il bonus nel 2009. «No, non vado via dal paese anche se non è sempre facile restare qua - dice Mariana -. Gli 800 euro sono stati una cosa buona, li ho messi da parte per mio figlio». Mariana lavora come parrucchiera per qualche ora, suo marito fa il muratore e torna solo la sera. «Bisogna lavorare, per guadagnare ma anche riempire le giornate», aggiunge. Fa la casalinga, invece, Anna Liuzzo Tondiglia, che di figli però ne ha tre, e badare a tre bambini non ti lascia tempo per la noia. «Il bonus l' ho preso sia per la più piccola che per il secondo - dice -. Mi piacerebbe lavorare ma per ora non posso». Stava per laurearsi in Giurisprudenza Giulia Di Domenica, 26 anni. Poi si è fidanzata, suo marito ha la macelleria a Castiglione e lei lo aiuta. Poco per la verità, adesso che è nato il loro primo figlio. «Non ce ne andremo. E vogliamo altri bambini - dice Giulia -. Ma se loro vorranno andare via, li capiremo».
Mariolina Iossa

Nessun commento:

Posta un commento