sabato 28 agosto 2010

Manifestazione del WWF contro la petrolizzazione della costa abruzzese





Un lungo striscione colorato prima esposto su delle canoe gialle e poi, camminando in mare fino agli scogli del porto di Punta Penna. L'Associazione WWF dalla riserva regionale di Punta Aderci questa mattina ha voluto dimostrare il proprio ragionato dissenso verso quella che loro chiamano la petrolizzazione della costa abruzzese. Sullo striscione campeggiava una scritta comprensibile sia per i turisti e sia per i residenti: "Sì al parco della costa teatina. No al petrolio". Un'altra battaglia che il WWF porta avanti in difesa del mare di questa regione dal pericolo perforazioni. A spiegare il senso dell'inizia Ines Palena, responsabile del WWF della zona frentana e della costa teatina, che ribadisce il messaggio inequivocabile che si vuol inviare a tutti e in particolare ai turisti. Partendo dalla Riserva naturale di Punta Aderci. "Sono i turisti dice Palena alla presenza del presidente del Consiglio comunale di Vasto Giuseppe Forte - che mandano avanti l'economia di questo territorio. Sensibilizzandosi sui pericoli delle perforazioni siamo convinti di attivare un movimento di opinione perché non ci sia indifferenza verso queste problematiche". E intanto si discute sulle novità introdotte dal ministro dell'Ambiente Prestigiacomo che di fatto vieta ogni attività estrattiva entro le cinque miglia dalla costa.

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