giovedì 4 novembre 2010

Autoporto, il Comune di San Salvo aderisce alla manifestazione della Fita-Cna

Il Comune di San Salvo si associa alla manifestazione della Confederazione nazionale artigiani (Cna) per l’apertura del’autoporto.
Più volte il sindaco è intervenuto sui ritardi dell’impianto che resta fermo pur essendo stato completato e aver ricevuto tutti i collaudi da parte degli enti competenti. "La mancata apertura - dice il sindaco Gabriele Marchese - è da addebitarsi esclusivamente alla Giunta regionale abruzzese la quale ha in mano tutti gli elementi per avviare le procedure per la costituzione della società di gestione". La legge regionale n. 28 del 2002, infatti, pone in capo alla Giunta regionale l’obbligo di promuovere una società di gestione, ma ad oggi, non risulta nessuna iniziativa che vada in questa direzione penalizzando, con ciò, gli operatori locali che attendono con impazienza di poter usufruire di tutte le infrastrutture territoriali. La manifestazione di protesta organizzata dalla Fita-Cna regionale è in programma per sabato 6 novembre, alle 10, nell'area antistante l'autoporto di San Salvo, lungo la statale 16 Adriatica, all'altezza dei chilometri 508 e 509. L'incompiuta vastese - che fa il paio con la condizione di tutte la altre grandi infrastrutture "dedicate" all'autotrasporto, come l'interporto di Manoppello, il centro smistamento merci della Marsica, gli autoporti di Roseto e Castellalto“ - diventa il simbolo della protesta dell'autotrasporto abruzzese. "Non si può più attendere, per cui il Comune prenderà ogni iniziativa ritenuta utile per raggiungere l’obiettivo coinvolgendo le forze economiche, sociali e politiche del territorio - ha dichiarato il sindaco Gabriele Marchese - La Regione deve avviare le procedure per la costituzione della società di gestione o cambiare la legge regionale in modo da favorire l’ingresso di imprenditori locali. Il Comune conferma la piena disponibilità alla massima collaborazione, ma non vi sono più attenuanti per ulteriori rinvii. I cittadini e gli imprenditori di San Salvo, del comprensorio e dell’intera Regione Abruzzo hanno diritto di utilizzare un’opera iniziata venti anni fa e conclusa tra mille difficoltà”.

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