Mi preme precisare che la mia partecipazione alla manifestazione di protesta dei Sindaci contro i tagli ai posti letto, sarà caratterizzata dal voler rimarcare lo stato di completo abbandono mnemonico al quale sono sottoposti, loro malgrado, i pazienti ed i lavoratori del gruppo San Stefar. La presente nota per sottolineare che il sistema sanitario regionale verso il quale siamo tutti diretti grazie a Chiodi e Venturoni, è da paesi del terzo mondo, senza diritti e senza tutele. Approfitto delle luci della ribalta che questa iniziativa di protesta dei Sindaci produrrà per ridare protagonismo a quelle silenti voci di dignità lavorativa rappresentate dalle maestranze specializzate e qualificate del gruppo San Stefar. Inoltre faccio presente che nella provincia di Chieti è già in atto la mobilità di pazienti serviti da prestazioni riabilitative e sono sottoposti a stress organizzativo pazienti con patologie delicate ed i loro famigliari. Sottolineo inoltre, che le maestranze del gruppo San Stefar sono senza stipendio da 15 mesi, e l’assurdo è, che quotidianamente, essi si recano sul proprio posto di lavoro garantendo assistenza riabilitativa e psicologica a pazienti e famigliari soggetti a trattamenti di riabilitazione. Si può, parafrasando un gergo sportivo, che la dignità sanitaria abruzzese non è né di serie A ma nemmeno di serie C, ma siamo al dilettantismo allo stato puro. Mi auguro che le manifestazioni di proteste dei Sindaci per i tagli ai posti letto possano illuminare questa vergognosa pagina dei diritti calpestati dei lavoratori del gruppo San Stefar.
Angelo Pollutri
Sindaco di Cupello
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