Grande prova d’attore per i ragazzi della Compagnia teatrale del Liceo Scientifico “R. Mattioli”di Vasto, lo scorso venerdì pomeriggio in scena con “Il fantasma di Canterville” di Oscar Wilde. Una rivisitazione gustosa e divertente, quella messa in atto nell’auditorium dell’istituto dai giovani studenti della Matteoli, che tra un’equazione algebrica e una versione di latino hanno saputo riportare in auge in maniera intensa ed appassionante versi ed istanze della celebre commedia dello scrittore irlandese, letta e rivitalizzata alla luce di una briosità moderna e sprizzante di fresco humor giovanile, che tuttavia non tradisce l’essenza intima e profonda dell’opera, che nel finale si rivela con tutta la sua paradossale drammaticità. Luci e ombre si alternano sulla scena come nel vecchio maniero l’allegro e “grossolano” umorismo di una famiglia americana si frappone alle “beffe” sinistre del fantasma di Sir Simon e ne rivela con il tocco delicato di un sorriso e di una lacrima,tra sinistri rumori di catene e l’ennesima indelebile macchia di sangue, tutto il tormento e l’inquietudine di un’anima sola da troppo tempo con il proprio rimorso, che chiede soltanto di esser perdonata, di esser pianta, per poter essere libera di andare, finalmente.
Grande espressività tragicomica ha saputo imprimere al ruolo del fantasma protagonista il giovane Lorenzo Casimiro, ma i complimenti vanno comunque a tutti gli studenti che hanno preso parte alla realizzazione dello spettacolo, bozzettistici e caricaturali nei ruoli interpretati, nella scenografia e nella scelta delle musiche, rivelando piena padronanza tanto sul palcoscenico che nella regia. Una spassosa parodia della società vittoriana, grottesca nei suoi falsi schematismi precostituiti di falsi valori, ma non incapace di fronte al dramma umano di un ultimo pietoso gesto finale, ora come allora, tristemente e perennemente attuale.
Laura D’Angelo
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