martedì 20 luglio 2010

Sequestrata la villa dello spaccio. La coppia rom era nullatenente e residenti in una casa popolare

Sconosciuti al fisco e intestatari di una casa popolare, ma di fatto domiciliati in una villa alla periferia nord di Vasto del valore di 1,2 milioni di euro. Si tratta di Carmine Bevilacqua, 36 anni e Lucia Sauchella, 34 anni, i coniugi di etnia rom arrestati la settimana scorsa con 10 chilogramni di droga dai carabinieri di Pescara, ai quali la Guardia di Finanza di Vasto ha sequestrato l'abitazione. Del sequestro si è parlato ieri mattina nel corso di una conferenza stampa a Vasto nella caserma Rosati in via Santa Lucia. Il punto è stato fatto dal comandante provinciale di Chieti delle Fiamme Gialle, il colonnello Paolo D'Amata. "Il provvedimento - ha spiegato - è stato disposto dal Gip del Tribunale di Vasto, Caterina Salusti, su disposizione del procuratore della Repubblica di Vasto, Francesco Prete, in base alla normativa che prevede i sigilli e la successiva confisca, per quei beni il cui possesso sia riconducibile ad attività illecite. I due rom arrestati dai carabinieri - ha sottolineato D'Amata - hanno precedenti penali nell'ambito dello spaccio di stupefacenti". La Guardia di Finanza e i Carabinieri di Vasto hanno applicato la normativa antimafia L. 356/1992 per sottrarre a soggetti malavitosi il patrimonio non giustificato da redditi e palese frutto di attività criminali. Il sequestro preventivo e la successiva confisca della villa è stato possibile, in forza della speciale normativa antimafia, in quanto la stessa trova applicazione anche per soggetti implicati in procedimenti penali in materia di sostanze stupefacenti.

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