lunedì 26 luglio 2010

Il mondo del lavoro in un'opera teatrale domani a San Salvo

"Il lavoro che resta – Storie di lavoro nel sud dell’Abruzzo" è il lavoro teatrale che verrà presentato domani a San Salvo dalla compagnia “Il Teatro del Crack”. La rappresentazione narra le vicende della lotta del bosco Motticce, dell’eccidio di Lentella, degli scioperi per il metano a Cupello fino ad arrivare ad affrontare le problematiche del lavoro oggi. La scrittura scenica e la regia sono di Antonio G. Tucci, il disegno e le luci di Tea Primiterra, le scene di Antonella Spelozzo e tra gli interpreti troviamo Alessandra Angelucci. Lo spettacolo sarà introdotto dalle testimonianze di alcuni protagonisti delle lotte. Si tratta di storie “vere” di contadini, operai, disoccupati, giovani interinali, donne lavoratrici di San Salvo, Cupello e Lentella, storie “esemplari”, in cui la gente può identificarsi. La rappresentazione teatrale vuole raccontare com’era il lavoro un tempo e com’è oggi, mettendo in scena anche fatti sanguinosi e tragedie di popolo e di singole persone. Queste fanno parte del percorso di rivendicazione del diritto al lavoro che ha visto Luigi Ruggieri tra i capi dell’occupazione da parte dei braccianti di San Salvo del bosco Motticce per ottenere il disboscamento e l’assegnazione delle terre e ancora Cosmo Mangiocco e Nicola Mattia morire in quella che fu la tragedia di Lentella per rivendicare pane e lavoro, per arrivare alle rivendicazioni dei cittadini di Cupello affinchè il metano appena scoperto nel loro territorio, invece di essere portato altrove, determinasse nuove possibilità di occupazione per contrastare povertà ed emigrazione.

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