venerdì 18 giugno 2010

Caso Casarza e recinsioni degli stabilimenti balneari a Vasto. La posizione di Legambiente

Il ricorrere di fenomeni di dissesto idrogeologico negli ultimi anni non può essere attribuito ad eventi esclusivamente naturali o solo alle intemperanze del clima ma anche e soprattutto a un modello di sfruttamento intensivo e poco programmato del territorio. L’abusivismo edilizio e l’urbanizzazione diffusa e caotica, sono alcuni dei fattori che hanno contribuito in maniera determinante a sconvolgere l’assetto idraulico del territorio e a creare situazioni sempre più gravi di dissesto idrogeologico. L'associazione civica Porta Nuova di Vasto, lo scorso 4 giugno 2010, ha lanciato l’allarme su quello che oggi è diventato “il caso Casarza”, denunciato la variazione della Carta della Pericolosità nella località Casarza-Torricella di Vasto, dove un'area definita a "pericolosità molto elevata" è stata modificata in "moderata pericolosità", chiamando in causa l’Amministrazione comunale. Infatti, ribadisce Porta Nuova: “la versione del Sindaco e del Comitato Tecnico dell’Autorità di Bacino si contraddicono.”
Alla luce di queste vicende, Legambiente, nell’esprimere la propria preoccupazione, richiama l’attenzione sulla necessità di una gestione diversa del territorio, al fine di iniziare una seria politica di mitigazione del rischio.
Troppo spesso si assiste ad una non corretta pianificazione del territorio che tende in genere a privilegiare nuovo cemento e consumo di suolo, rispetto al recupero e alla valorizzare del patrimonio edilizio esistente. Per contro, però, stanno sempre più emergendo politiche ed esperienze che sostengono con i fatti che riqualificare ripaga, conviene. Riqualificare non è secondario, anzi, è l’unica strada per risolvere i grandi problemi in modo sostenibile.
Legambiente chiede, quindi, all’Amministrazione comunale di Vasto una maggior chiarezza in merito ai fatti accaduti e di dare un esempio di buona politica, come l'impegno che l’ha caratterizzata sul caso recinzioni degli stabilimenti balneari, dove ha posto in essere un’azione importante per il rispetto del demanio marittimo e della sua salvaguardia paesaggistica.
Anche se, oggi, purtroppo il Consiglio regionale, con un provvedimento sull'integrazione della legge regionale demanio marittimo e turismo, ha cancellato questa buona azione e beffatto quei balneatori di tutta la costa abruzzese che hanno rispettato le leggi.
Fausta Nucciarone
Presidente Legambiente Vasto

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