venerdì 25 giugno 2010

Visita pastorale al Municipio di Vasto dell'arcivescovo Forte. Il richiamo del pastore della diocesi a rimboccarsi le maniche



L’arcivescovo Bruno Forte non fa preferenze politiche perché è il pastore di tutti, ma non ha perso l’occasione, nella sua visita pastorale al Municipio della Città del Vasto, per richiamare al dovere gli amministratori comunali alle tante sfide che ogni giorno il mondo politico deve affrontare e per le quali non sembra in grado di dare risposte efficaci su temi come l’edilizia, i parcheggi, il lavoro e l’accoglienza turistica. Ieri mattina il pastore della diocesi di Chieti-Vasto è stato accolto dalla giunta, dai consiglieri e dai dipendenti comunali per un cordiale colloquio all’interno della sala consiliare “Giuseppe Vennitti”. E dopo aver incassato il saluto del presidente del Consiglio comunale Giuseppe Forte e del vicesindaco Vincenzo Sputore l’arcivescovo, seppur con un tono di voce mieloso, è andato giù duro non lasciando spazio a equivoci “pur nel rispetto dei ruoli nella consapevolezza di non essere mai intervenuto per una raccomandazione”. Tante le frecce scagliate da un arco teso al punto giusto. Per primo monsignor Forte si è detto sorpreso dell’assenza del sindaco “eppure era già stato concordato da tempo”. La prima preoccupazione dell’arcivescovo è per il territorio a lui affidato che conta 101 comuni e oltre 150 parrocchie. La sollecitazione comune è per la mancanza di lavoro con le continue e crescenti richieste d’aiuto che giungono in maniera vertiginosa dalle famiglie. Ma è a Vasto che monsignor Forte riserva un trattamento “speciale”. Già da tempo L’arcivescovo ha parlato dell’anomalia di una città accogliente che vive una marcata trasformazione edilizia. “Cosa ne pensa il consiglio comunale – ha chiesto il presule da sei anni alla guida di questa comunità – di tutto questo e del fatto che ci sono oltre tremila alloggi sfitti? Cosa ne sarà della nostra Vasto? Tutto questo ci sollecita domande anche dal punto di vista pastorale semmai queste case venissero occupate”. Altra freccia il problema dei parcheggi e del centro storico. Hai plaudito alla nuova struttura di via Foscolo ma ha evidenziato come alcune scelte che hanno riguardato il centro storico non siano state bene accolte dai commercianti e dai residenti. Pubblici amministratori che devono essere in grado di saper ascoltare e interpretare il disagio dei cittadini “perché queste cose arrivano alle orecchie del vostro vescovo, la mia è una presenza diplomatica ma che di fatto amplifica la voce della gente”. Altro problema è la delinquenza con segnali preoccupanti di violenza e di disagio sociale che interessano Francavilla al Mare e Vasto. “Questa è una città che amo molto, ma che deve migliorare”. Da qui il richiamo agli albergatori per migliorare l’accoglienza turistica. Il riferimento è all’iniziativa che ha visto a Vasto la presenza dei direttori degli uffici catechistici di tutte le diocesi italiane e la scarsa capacità di risposta in termini di strutture e di prezzi di una località che vuole fare del turismo uno dei suoi punti di forza. “Da questo punto di vista Vasto non è competitiva e credo che gli albergatori debbano creare un tavolo di lavoro per capire di cosa abbia bisogno questa città per invertire la rotta”. Infine L’arcivescovo ha voluto riservare il suo ultimo pensiero ai giovani e alla mancanza di luoghi di aggregazione perché “la sfida alla crisi morale imperante si combatte anche con la formazione”. Quella di monsignor Forte al Municipio di Vasto non è stata una visita formale ma con il cuore colmo d’amore per un invito a rimboccarsi le maniche. Per ricominciare.

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