venerdì 25 giugno 2010

I commercianti del centro storico di Vasto contestano le decisioni dell'amministrazione comunale

Centoventicinque commercianti del centro storico di Vasto hanno firmato una lettera per evidenziare la loro contrarietà alla viabilità imposta dall’amministrazione comunale. Cresce la loro rabbia per una crisi economica che si avverte ogni giorno di più e senza prospettive per il domani. I commercianti raccolgono le firme e propongono al Comune di Vasto delle proposte vere e fattibili per impedire che “le diverse attività, magari storiche, siano costrette a chiudere”. E la giunta Lapenna continua a essere sorda alle richieste di un piano concreto che valorizzi questa zona della città abbandonata a se stessa. “Chiediamo una serie di iniziative integrate – scrivono i commercianti di Vasto In Centro e del Centro di Vasto – per riportare i cittadini del nostro comune e dei comuni limitrofi a vivere e servirsi del centro della città. Chiediamo misure concrete, come riportare nel cuore della città dei distaccamenti degli enti istituzionali, convegni e mostre, per restituire importanza e prestigio al centro della città con conseguente sviluppo dello stesso. Riteniamo che attualmente a tenere in vita il centro storico, anche investendo privatamente in locali e strutture, siamo solo noi commercianti. Ma fino a quando sarà possibile? Perché non agire insieme?”. Commercianti che hanno le idee chiare e chiedono: nuova pavimentazione, arredo urbano, rifacimento dei giardini, lo studio di convenzioni per commercianti che usufruiscono dei parcheggi a pagamento, una riduzione delle strisce blu, l’introduzione della sosta a tempo (anche solo 15 minuti) in alcune aree per consentire il disbrigo di rapide commissioni, agevolazioni per il carico e scarico delle merci nelle isole pedonali, il potenziamento delle navette bus e incentivi per investire e ristrutturare nel centro storico perché torni a popolarsi. In attesa di sentire cosa risponderanno da Palazzo di Città i commercianti chiedono soluzioni tampone che non costerebbe nulla alle tasche dei contribuenti come la riapertura dell’anello di Piazza Rossetti tutti i giorni dalle ore 9 alle 18 nei soli giorni feriali e ripristinando l’isola pedonale dopo le 18 e per l’intera giornata nei soli giorni festivi e prefestivi.

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