Il comune di San Salvo si prepara a lanciare “gli stati generali dei servizi sociali”, una conferenza partecipata da tutti gli attori coinvolti nella realizzazione dei servizi sociali in città che si confronteranno per migliorare e ampliare la rete di protezione delle fasce sociali più deboli che da anni rappresenta il punto di forza dell'amministrazione comunale. In questi anni il Comune ha realizzato una rete di protezione e tutela sociale che pone San Salvo all’avanguardia nel panorama regionale e nazionale offrendo al momento circa 30 servizi, assistendo 4734 persone pari al 25% della popolazione e impiegando 180 unità di cui 56 borse lavoro con compiti di pubblica utilità per una spesa complessiva di 2.874.343 euro, che rappresenta la seconda voce di bilancio. Il 2010 può essere definito l’anno delle innovazioni per il settore Poliche Sociali, si è proceduto infatti alla revisione di tutti i servizi nella convinzione che, nei momenti di crisi, diventa ancor più urgente rafforzare un settore già prioritario. L'assessore alle politiche sociali Angela Di Silvio evidenzia come siano state soddisfatte tutte le richieste dei cittadini che hanno inoltrato domanda di assistenza domiciliare per gli anziani, per i disabili e per gli infermi. "Questa scelta - dice l'assessore - è stata dettata dalla consapevolezza che i nostri anziani vivono una condizione di solitudine e di difficoltà economica. L’assistenza domiciliare agli infermi oggi interessa sempre più una fascia di giovani colpiti da nuove malattie con un conseguente incremento di interventi a favore dei disabili in famiglia e nelle scuole. Ai nostri giovani disabili è garantita un’assistenza specialistica nelle scuole, dove vengono affiancati da personale qualificato per affrontare le loro problematiche di relazione sociale e comportamentale, oltre ad essere aiutati per quel che riguarda le problematiche sul piano fisico. Un incremento di interventi sostanziali è avvenuto in ambito dei servizi all’infanzia, con la rimodulazione dei tre asili gestiti dal Comune. I servizi di supporto alle famiglie per la cura dei bambini da 3 mesi a 36 mesi si articolano in un asilo nido frequentato da 44 bambini, un micro-nido con 18 utenti e una sezione primavera con altri 18 bambini. È poi attivo un servizio di assistenza ai minori con disagio famigliare, nonché un centro educativo ed aggregativo rivolto ai ragazzi in età scolare.
A favore dell’integrazione sociale degli immigrati sono attivi servizi di sostegno all’inserimento scolastico e lavorativo nonché uno sportello che offre assistenza in collaborazione con la prefettura di Chieti.
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