giovedì 23 settembre 2010
l'assemblea dei medici di Vasto e Lanciano bocciano il Piano sanitario regionale
L’assemblea indetta dall’intersindacale medica dei dirigenti medici del presidio ospedaliero di Vasto si è espressa in maniera fortemente critica nei confronti del piano operativo 2010 e della razionalizzazione della rete di assistenza ospedaliera emanato dalla Regione Abruzzo. Il piano operativo delinea il percorso certo di chiusura dei piccoli ospedali regionali e la riduzione dei posti letto negli ospedali di Vasto e Lanciano portando il rapporto posti letto/numero di abitanti del territorio del Vastese ad uno dei livelli tra i più bassi d’Italia e accentuando lo squilibrio già esistente tra questo territorio e la restante parte dell’Abruzzo. Le sigle sindacali Anaao Assomed, Aaroi - Emac e Sinafo evidenziano come negli ospedali di Vasto e Lanciano potrebbero essere cancellate nei prossimi mesi molte unità operative complesse (geriatria, gastroenterologia, nefrologia, neurologia, laboratorio analisi, oculistica, otorinolaringoiatria, malattie infettive, anatomia patologica, riabilitazione e recupero funzionale, ematologia); se anche solo una parte di tali provvedimenti venissero attuati, si rischierebbe di riportare la la rete ospedaliera del nostro territorio ad epoche passate dove. Per l'intersindacale medica "le Regioni che prima dell’Abruzzo hanno avviato Piani operativi che prevedevano la chiusura di ospedali, riduzioni di posti letto ospedalieri e ridimensionamento di unità operative hanno realizzati i loro piani non nel giro di poche settimane, ma li hanno programmati nel corso di anni, alcune Regioni anche con Piani decennali". Per tutti questi motivi l'assemblea dei dirigenti medici conclude che il Piano perativo 2010 emanato dalla Regione Abruzzo "è sbagliato nei tempi e modalità di attuazione ed è squilibrato nei contenuti a favore dei grossi centri ospedalieri regionali".
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