Dal primo dicembre prossimo andrà il pensione un amico, il dott. Amerigo Oliva. Sono stato suo “paziente”, insieme alla mia famiglia, da quando, giovane medico, aprì il primo studio e si divedeva tra l’ospedale e l’attività privata. Una professione da costruire, una famiglia da formare, tante speranze condivise con gli amici più intimi della “comitiva”, come si chiamava allora. Abbandonati i panni del chitarrista, che tante serate aveva rallegrato alla “Pinetina” con gli amici de “I Cinque di Stasera” , e indossato il camice bianco, il percorso professionale fu subito in discesa per il suo naturale “aplomb” signorile, talora apparentemente freddo e distaccato. Frutto anche della rigorosa educazione famigliare ricevuta. Sono passati tantissimi anni, la nostra amicizia non è venuta meno e mi auguro possa alimentarsi con una maggiore frequentazione visto il tempo libero di cui godrà, al netto delle giornate che dedicherà ai figli e all’amato nipotino. Auguri, caro Amerigo, per il futuro: so, conoscendoti, che se hai smesso gli impegni professionali di medico, non smetterai il tuo impegno civile.
Nicolangelo D'Adamo
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