sabato 27 novembre 2010

Pescivendolo moroso paga l'affitto con triglie e calamari

Il pescivendolo moroso... che paga l’affitto al Comune con triglie e calamari. Non è il titolo di un film comico, ma la realtà che si registra a Fresagrandinaria. Il singolare caso è finito sotto la lente di ingrandimento del gruppo di opposizione in Consiglio che l'ha sui manifesti affissi sui muri del paese del Vastese «L’ennesimo pasticcio», accusa la capogruppo Anna Adelina Dragonetti. «Durante il Consiglio comunale il sindaco Giovanni Di Stefano ha pubblicamente affermato che il pesce è stato fornito e il pescivendolo non ha mai smentito», aggiunge la consigliere comunale. «Questa storia dimostra con quanta superficialità si redigano i bilanci», aggiunge l’esponente politico del centrodestra. Il caso, finito sui manifesti della minoranza, perché dopo un controllo delle entrate del comune le opposizioni notavano il mancato pagamento del canone di locazione del locale pescheria. In seguito a questa segnalazione, si notificava al pescivendolo una nota debito, con la quale veniva richiesto l’affitto a partire dal gennaio 2006. Alla domanda all'amministrazione comunale perché venisse tollerata la morosità alla Dragonetti veniva risposto che il negoziante pagava in natura fornendo il pesce per i pranzi in varie manifestazioni. Circostanza affermato dallo stesso sindaco durante il Consiglio comunale. Sul manifesto viene ribadito questo aspetto: "Di solito in caso di mancato pagamento del canone di locazione, si avvia la procedura di sfratto, come mai i nostri amministratori non si sono attivati? E’ forse mancata l’occasione di incontrare il pescivendolo, per chiedergli il dovuto? Pensiamo proprio di no, visto che incontravamo spesso sindaco e assessori a comprare il pesce". Alle richieste di spiegazioni sul mancato inserimento in bilancio dell’affitto dovuto dal pescivendolo, al sindaco, alla segretaria, al revisore dei conti, alla ragioniera, il primo cittadino Di Stefano risponde che “i canoni di locazione locale pescheria dopo i controlli analitici del gennaio scorso sono stati inseriti per il loro intero ammontare nella competenza 2010”.

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