domenica 21 novembre 2010

L'inserimento lavorativo dei disabili in provincia di Chieti



Si è svolto nella sede della Camera di Commercio di Chieti il convegno dal titolo "L'inserimento lavorativo dei disabili: opportunità per le imprese e vantaggio sociale. Attori sociali a confronto". Obiettivo dell’incontro è stato affrontare le tematiche legate alla Legge n. 68/99 e alla Legge Biagi (n. 276/2003) e far conoscere a tutte le imprese della provincia di Chieti le opportunità, gli obblighi, gli incentivi all’assunzione di categorie appartenenti alle “fasce deboli” e i problemi legati all’applicazione della normativa che riguarda oltre ai disabili anche altre categorie protette come i detenuti. Confronto al quale hanno partecipato circa 70 tra imprenditori e rappresentanti delle associazioni di categoria e dei sindacati, insieme a numerosi lavoratori che hanno voluto raccontare la loro esperienza. “E’ evidente tuttavia che non si tratta soltanto di un obbligo previsto dalla legge – ha detto il presidente della Cciaa Silvio Di Lorenzo – ma anche di un’opportunità di comportamento responsabile dal punto di vista sociale, ossia nei confronti del contesto territoriale nel quale si opera e la provincia di Chieti in questo senso è all’avanguardia per aver sviluppato un virtuoso rapporto tra istituzioni, imprese e lavoratori disabili sfruttando al meglio le opportunità concesse dalla normativa”.
Come è noto, infatti, la legge impone alle imprese l’assunzione obbligatoria di persone che rientrano in categorie protette in proporzione al numero dei dipendenti di cui dispone, e questo può avvenire attraverso diversi strumenti utili al collocamento dei disabili nel mondo del lavoro attraverso servizi di sostegno mirato, uno dei quali passa attraverso l’utilizzo delle cooperative sociali “di tipo b”, che in Abruzzo e in provincia di Chieti hanno alcuni esempi di eccellenza. E’ il caso della Cooperativa Voloentieri che negli ultimi anni ha accresciuto e migliorato la capacità progettuale tanto da favorire una duratura ed efficace integrazione tra i diversi attori coinvolti nei percorsi di inserimento lavorativo dei disabili, in chiave di responsabilità sociale, dentro e fuori l’impresa. “Si tratta di valorizzare le diverse abilità – ha detto don Gianfranco Travaglini, presidente della Cooperativa e direttore della Caritas Diocesana Chieto-Vasto – operando in una logica di inclusione dei disabili nel mondo del lavoro”. “Per quanto la Provincia di Chieti sia tra le più attive attraverso i Centri per l’Impiego – ha detto il presidente Enrico Di Giuseppantonio – occorre essere vigili nell’applicazione della legge e più creativi nell’individuare tutte le opportunità che il collocamento mirato offre, che le imprese devono e possono guardare con spirito nuovo affinché ne colgano il valore aggiunto per la loro attività e per il territorio nel quale operano”. Interessante infine la proposta lanciata da Pietro Rosica, non solo amministratore di Cometa Group, fondatore del consorzio Cisi e presidente del Comitato Piccola Industria
di Confindustria Chieti, ma soprattutto da sempre tra i più attivi promotori e sostenitori dell’iniziativa: “La provincia di Chieti e la Val di Sangro non è solo tra i più bravi distretti produttivi di alta tecnologia per l’automotive, ma un laboratorio umano di grande valore che si può rivelare di grande valore strategico se accanto alla filiera tecnologia riusciremo a consolidare la filiera sociale, dove le persone meno fortunate possono trovare una speranza per il loro futuro. L’eccellenza territoriale oggi si misura anche su questi valori”.
Al convegno sono intervenuti Tito Colanzi 
vice presidente della Cooperativa Voloentieri, Marcello Vinciguerra
 direttore delle risorse umane di Honda Italia, Sonia Palmeri 
amministratore della società di formazione Charisma, e Giuliana Parodi dell’Università G. D’Annunzio Chieti-Pescara.
La bella favola della Cooperativa sociale Voloentieri
La Cooperativa sociale Voloentieri aderito alla Convenzione Quadro Territoriale che recepisce l’art. 14 della legge Biagi 276/2003 al fine di favorire la reale applicazione delle norme per il diritto al lavoro dei disabili. Nell’ambito di tale Convenzione le aziende che conferiscono commesse di lavoro alla Cooperativa, permettendo l’ingresso di operatori disabili all’interno del ciclo lavorativo, possono computare tale inserimento ai fini della copertura della quota di riserva a cui ogni impresa con almeno 15 dipendenti è tenuta (ai sensi della legge 68/99). In questo modo è stato favorito l’inserimento lavorativo delle persone coinvolte nella suddetta iniziativa e valorizzato il ruolo della cooperazione sociale anche al fine di un’auspicabile integrazione socio-lavorativa stabile del lavoratore disabile: tra il 2007 e il 2009 la cooperativa ha acquisito circa 6 convenzioni ex art. 12 della legge 68/99 che nel 2010 sono diventate 8.
Attualmente nella Cooperativa Voloentieri prestano servizio 30 collaboratori (di cui 25 iscritti alle liste di collocamento obbligatorio), 3 soci volontari (ex lavoratori collocati a riposo) e collaborazioni varie per assistenza contabile, tecnica ed amministrativa. La Cooperativa intrattiene rapporti costanti di lavoro con 12 aziende del settore automotive/imballaggio e con altre piccole e grandi realtà del territorio che in vario modo offrono ulteriori possibilità di lavoro.
La Cooperativa opera presso i locali della “Fondazione Sviluppo e Competenze” che dal 2007 si è impegnata a promuovere la formazione e l’inserimento nel mondo del lavoro dei soggetti svantaggiati attraverso vari strumenti legislativi (Legge 68/1999; art. 14 del D.Lgs. n. 276 del 2003) ed è impegnata in diverse attività come l’assemblaggio di componentistica e plastica e disassemblaggio per il “Recupero-Riciclo-Riutilizzo” per clienti del settore automotive tra cui Honda Italia e Consorzio Cisi o la personalizzazione di indumenti da lavoro e tempo libero (tra i clienti confezioni Mario De Cecco), ma l’impegno si è sviluppato anche nei settori dell’agricoltura (raccolta olive; produzione e vendita olio extra vergine di oliva, coltivazione di grano duro per la produzione di pasta), dell’artigianato con l‘attivazione del laboratorio per il recupero della tessitura a mano con telai artigianali del XIX secolo restaurati e con la realizzazione di icone sacre (in collaborazione con il Centro Culturale Le Mura).

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