Rissa sfiorata al convegno sulla scuola paritaria che si è tenuto ieri pomeriggio a Celenza sul Trigno. E la notizia è ancor più rilevante perché la conferenza è stata ospitata in un edificio sacro, la chiesa parrocchiale. L’incontro, carico di tensione sin dalla vigilia come ampiamente riportato su queste colonne, è stato organizzato da alcune associazioni culturali del posto che si battono contro la volontà dell’amministrazione comunale di sopprimere la locale scuola paritaria, gestita da decenni dalle suore. Alla conferenza, moderata dall’ex sindaco Rodrigo Cieri, il primo cittadino Andrea Venosini non era stato neanche invitato. L’amministratore, tuttavia, era presente in chiesa, ieri pomeriggio, ed ha anche tentato, ma invano, di prendere la parola, per spiegare la posizione della maggioranza in Comune. Quando si è avvicinato al microfono, nella chiesa parrocchiale sono volate parole grosse. Grida e schiamazzi, qualche insulto, più usuali in una cantina o in un bar che in un edificio sacro. «Al primo cittadino è stata negata la parola, - tuona, commentando a caldo l’accaduto, l’assessore Antonio Antenucci - gli è stato fisicamente impedito di parlare. E’ un fatto inaudito e gravissimo, ancor di più perché questa vergogna si è consumata all’interno di una chiesa. Ci hanno insultato, dandoci letteralmente dei “fascisti”, hanno aggredito verbalmente tutta l’amministrazione in carica e democraticamente eletta dai cittadini. Uno scandalo, una vergogna senza precedenti a Celenza, frutto di un clima di odio che qualcuno sta alimentando ad arte».
Francesco Bottone
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