martedì 16 novembre 2010

Colle Pizzuto, le ragioni del no all'urbanizzazione di Sinistra Ecologia e Libertà di Vasto

Attraverso tre punti il Circolo di Sinistra, Ecologia e Libertà di Vasto spiega le ragioni per dire no all'urbanizzazione a Colle Pizzuto come risposta al dibattitto che si è aperto in città sulla realizzazione di una città satellite che impone chiarezza da parte di tutte le forze politiche e sociali.
Contrarietà al progetto per le seguenti ragioni: 1) l’attuale Prg, come ormai sanno anche i bambini di questa città, oltre a essere disarmonico e incoerente è soprattutto esuberante, prospettando una città per un numero di abitanti che, allo stato attuale, non c’è. Numerosi quindi gli alloggi invenduti, la crisi di molte imprese locali, il deprezzamento degli immobili a fronte di questo eccesso di offerta. Davanti a una tale aggressione del territorio qualsiasi proposta di deroga all’attuale strumento urbanistico, anche la più interessante e vantaggiosa per il nostro Comune, è allo stato attuale irricevibile, soprattutto quando non viene supportata da uno studio che ne valuti l’integrazione con il resto della città. 2) l’incertezza e la confusione regnano sovrane circa la realizzazione del nuovo ospedale di Vasto, opera assolutamente prioritaria ed irrinunciabile per la sanità del vastese. Si dice che tale realizzazione renderebbe utile la presenza di insediamenti residenziali e di opere a servizio del nosocomio. Tuttavia è da ricordare che il Prg già prevede - intorno all’area dell’ospedale - ampie possibilità di edificazione. 3) l’attuale Prg, non definendo tempi certi di attuazione, ha favorito un’edificazione disarmonica ed eccentrica. Sono sorti quindi insediamenti lontani dagli assi stradali principali con tutti i problemi che sono derivati da tali decisioni: via San Sisto, via San Rocco, via Alborato, una storia di anni ed anni senza strade, senza gas, senza alcun servizio anche per le sempre maggiori difficoltà finanziarie delle varie amministrazioni di far fronte a questi corposi investimenti. Tali devastanti esperienze dovrebbero raffreddarci a priori su ulteriori ipotesi di urbanizzazioni satelliti.

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