E’ un film che abbiamo già visto, appena cinque anni fa. Su questo film, primarie si-primarie no, il nostro Partito (Verdi) si frantumò. Divenne territorio di caccia del duo Lapenna – Forte. Tutti sanno poi come finì. Nonostante portammo acqua, e voti, ad entrambi i contendenti il nostro partito rimase fuori da subito. Mentre i rivali si accordarono tra di loro.
Considerato quanto accaduto credo che un errore simile non sarà più commesso. Dividersi per favorire altri, si intende.
Quello che accade in questi giorni ha dell’incredibile. Fermo restando il fatto che ogni organizzazione politica ha il sacrosanto diritto – dovere di scegliere la linea politica che ritiene più opportuna. Non possiamo esimerci dal fare alcune considerazioni:
1) E’ chiaro a tutti che il Sindaco in carica non ha nessuna intenzione di passare attraverso le forche caudine delle primarie. Perché teme un imboscata. Il che non stupisce, conoscendo il panorama politico frammentato all’interno del PD Vastese. E per questo motivo prende tempo.
2) Ci si è inventato allora le primarie di coalizione. Ma anche queste non vanno bene. All’IDV; che non ha un proprio candidato Sindaco e che gioca al rialzo facendo finta di averlo; a Rif. Com. perché non ha alternative a Lapenna; a SEL che addirittura si schiera contro il proprio Segretario Regionale che gli intima di fare le primarie sull’onda vincente di Pisapia in quel di Milano.
3) In mezzo a tutto questo circo barnum c’è anche chi telefona alle segreterie provinciali di partito per tentare di isolare i cacicchi locali recalcitranti al pensiero unico.
Alla luce di tutto questo ci sentiamo in dovere di esporre quanto segue: il Sindaco di Vasto Luciano Lapenna deve avere il coraggio di farsi giudicare dal proprio elettorato. E’ l’elettorato di centro sinistra ha il sacrosanto diritto di andare alle urne a scegliersi il proprio candidato Sindaco. Come si fa in tutta Italia, ragionevolmente.
Luciano Lapenna deve accettare la competizione democratica all’interno del proprio schieramento politico di riferimento. Deve dare la possibilità ad altri di potersi confrontare democraticamente con lui. Queste sono le regole che impone la Democrazia, tra l’altro scritte ed accettate nei regolamenti interni del PD.
Poi, sicuramente vincerà le primarie. Ma è un passaggio politico dal quale non può esimersi. Gli elettori ci osservano!
Costituente Ecologista per Vasto
Antonino Spinnato
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