
Sembra uno scherzo della sorte, uno sberleffo alla faccia dei benpensanti. Eppure domani inizia per la quindicesima il Vasto Film Festival che nessuno, almeno a parole, voleva perché costoso, inutile e dispersivo. Sono cambiati i sindaci, sono cambiate le amministrazioni comunali, sono cambiati i colori politici, prima il centrodestra, ora il centrosinistra al governo della città da quattro anni. Ma il Vasto Film Festival è vivo e vegeto. Anzi quest'anno sarà nel segno della divesità e saremo aiutati a capire in cosa sarà diverso. Negli anni sono cambiati i "soggetti attuatori" anche se una costante c'è stata nelle iniziative collaterali all'evento che farà illuminare di stelle dello spettacolo Palazzo d'Avalos. Nel corso di queste ultime edizioni la location è stata allargata con la proiezione dei film anche in spazi diversi dal palazzo marchesale più importante d'Abruzzo. Soldi spesi? I cittadini volgiono panem et circenses... ed è ciò che avranno. Del resto non c'è costo che tenga pur di avere le luci accese della ribalta.
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