giovedì 5 agosto 2010

Club privato per scambisti a pochi metri dall'ospedale, tre arresti operati dai carabinieri di Vasto





Dietro la porta di un'associazione culturale, a pochi metri dall'ospedale e dal cimitero comunale di Vasto, si nascondeva una fiorente attività dedita alla prostituzione. I carabinieri della Compagnia di Vasto, dopo un lavoro di indagine durato oltre sei mesi, hanno arrestato tre persone con l'accusa di favoreggiamento della prostituzione: Nunzio Bomba, 33 anni di Castel Frentano, Giancarlo Piva, 56 di Cisterna di Latina e Giuseppe Filippetti, 55 di Roma. Stamane il capitano Giuseppe Loschiavo, comandante della Compagnia di Vasto, e il tenente Emanuela Cervellara, comandante del Nucleo operativo, hanno illustrato i dettagli dell'operazione. In corso Mazzini al numero civico 94 i militari avevano notato da tempo uno strano andirivieni, in particolare coppie e soprattutto in orari davvero insoliti come la notte. Club privé in un punto di massimo passaggio. Da qui la necessità di maggiori approfondimenti anche attraverso intercettazioni ambientali. Per iscriversi all'associazione "Lulù" occorreva pagara una quota annuale di 120 euro e ogni volta che si accedeva nei locali bisognava mettera mano al portafogli cacciando altre 130 euro. E la clientela, sempre molto facoltosa, proveniva da tutto l'Abruzzo, dal Molise, dalla Puglia e dalla Campania. Nella palazzina a due piani venivano serviti alcolici ed erano stato sistemate delle alcove, persino una cabina con dei fori per giochi erotici molto hard. Il sodalizio aveva compiti ben precisi e molto funzionali: Filippetti faceva da coordinatore tra i vari circoli già fiorenti in diverse città, Bomba a cui era stato affittato il locale era di fatto il gestore della casa vastese, infine Piva fungeva da procacciatore di donne e clienti. Per rendere più appetitosi gli incontri, soprattutto nei fine settimana, arrivavano da Roma dei "rinforzi", in particolare tre rumene avvenenti per prestazioni sessuali particolari. Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal Gip di Vasto Sallustio su richiesta del procuratore della Repubblica Frate ed eseguite dai carabinieri a Castel Frentano, Cisterna di Latina e Agrigento dove era in vacanza Filippetti.

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