
L’ospedale civile di Gissi dal 1° settembre non esiste più. Quell’enorme
struttura, che per anni ha rappresentato un punto di riferimento per le
erogazioni di servizi sanitari in favore non solo dei cittadini residenti nel
medio ed alto Vastese, ora si chiama Presidio territoriale di assistenza.
Ovvero una struttura dove non vengono garantiti nemmeno i servizi assistenziali di prima necessità. Per evidenziare questo stato di cose e per parlarne con i cittadini questa mattina una folta rappresentanza di dirigenti del Partito democratico ha tenuto un sit-in in piazza, a Gissi, tornando all’antico, ovvero all’informazione persona per persona dialogando con i cittadini. C’erano i vertici del Partito democratico: il segretario regionale, Silvio Paolucci, il sen. Giovanni Legnini; i consiglieri regionali Camillo D’Alessandro e Franco Caramanico, i consiglieri provinciali Camillo D’Amico e Giuseppe Forte, i sindaci di Vasto, San Salvo, Cupello, Monteodorisio e Lentella, dirigenti provinciali e locali del Partito. Molti e qualificati gli interventi nel corso dei quali è stato messo in risalto il danno subito dalla sanità in Provincia di Chieti ed in particolare nel Vastese. Dall’ospedale di Gissi è “sparito” anche il reparto di Geriatria e Lungodegenza che, come ha ricordato lo stesso sindaco Nicola Marisi (Pdl), presente in piazza e invitato a prendere la parola, è stato trasferito a Vasto con riduzione dei posti letto. Paolucci e Legnini hanno rimproverato a Chiodi il mancato coinvolgimento degli amministratori locali nelle decisioni prese, mentre Lapenna ha rimarcato la mancata apertura dei tavoli di concertazione provinciali annunciati da Chiodi nel corso della seduta di Consiglio regionale dello scorso 28 luglio e mai attuati. In chiusura della manifestazione, che è stata seguita con attenzione da molti cittadini, il segretario cittadino del Pd di Gissi, Lino Marisi, ha chiesto le dimissioni del sindaco Nicola Marisi.
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