sabato 12 marzo 2011
Celenza sul Trigno: l’azienda agricola zootecnica “Padre Pio” come esempio di capacità di iniziativa coraggiosa
Si entra nella zona Fontana Vecchia, un pensiero davanti alla statua di San Pio e, a 50 metri appena, si può visitare l’Azienda agricola zootecnica “Padre Pio”. L’odore di stalla e di fieno è inconfondibile e sembra impregnarti tutto, non solo gli indumenti. Tranquille e mute le mucche vivono la loro vita, protette dal recinto, concentrate nel loro rimasticare, destinate a produrre il latte. Tutte numerate, qualcuna accetta il flash indifferente e, chissà, un po’ vanitosa. L’azienda è stata ideata, realizzata, sviluppata e consolidata da Costantino Aquilano e Letizia Antenucci. Costantino, che ha avuto un bel coraggio a intraprendere una iniziativa del genere, è noto in paese per la sua ingegnosità; uno di quei tipi che si lanciano in una impresa studiando di persona tutti i particolari. Nemmeno ora che si gode la pensione, la sua genialità è cessata vista l’originalità creativa con cui cura la costruzione della sua villa frutto del suo tenace duro lavoro. Non si risparmia, ovviamente, di dare consigli alle due coppie di giovani intraprendenti che hanno rilevato l’attività aziendale: Marco Messere con Adele Antenucci e Davide Antenucci con Grazia Magnati. Un esempio di altri giovani celenzani che, in tempi in cui le grandi fabbriche della Piana di San Salvo non danno più speranza di occupazione ai lavoratori delle zone interne, si lanciano in una impresa che richiede coraggio. L’esperienza si acquisisce sul campo, dalla mattina presto al tardo pomeriggio, con il caldo afoso e il freddo pungente, prestando la massima cura agli animali, che non chiedono altro, ed osservandoli costantemente e con scrupolosa attenzione. Sono soddisfatti Davide e Marco i quali, alle terre in affitto ottenute da privati, hanno aggiunto da qualche giorno i terreni comunali, essendosi classificata la loro Società cooperativa al primo posto. Giornalmente consegnano il latte ad un azienda di Scerni che provvede alla lavorazione, ma pensano anche ad una produzione in proprio.
Tempo al tempo e intanto bisogna aggiornarsi, ed ecco Marco impegnato a frequentare un corso finalizzato allo scopo. Si coglie subito già una certa professionalità al momento della mungitura.
Giovinezza, intraprendenza e buona volontà: questo è il segreto.
Rodrigo Cieri
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento