domenica 21 febbraio 2010

Regolamenti comunali, Forte (Pd) replica a Sigismondi (Pdl)

A distanza di oltre un anno dal rinnovo dell’amministrazione comunale di Vasto nel centrodestra, per iniziativa di singoli rappresentanti, sono iniziate le grandi manovre di avvicinamento a quell’appuntamento. C’è chi si inventa pseudo convegni e chi lancia proposte “innovative” nella speranza di fare breccia sul corpo elettorale. L’ultima “novità”, in ordine di tempo, è stata lanciata dal consigliere Etelvardo Sigismondi che, quasi alla conclusione dell’esame in Commissione del nuovo regolamento del Consiglio Comunale, voluto dall’Amministrazione Lapenna, ha cacciato dal cilindro magico una serie di proposte a suo dire innovative. Non sarebbe stato più giusto proporle in tempo debito senza perdere ulteriormente tempo in sede di lavoro da parte della competente Commissione? Tra le innovazioni figura la trasmissione in diretta del Consiglio Comunale su internet o attraverso altri mezzi di comunicazione. Una proposta fatta circa 4 anni or sono da chi scrive ma che, in base al vigente regolamento comunale, non ha potuto trovare attuazione per i tempi lunghi che la nostra politica impiega nell’esame degli argomenti posti nell’ordine del giorno dei lavori del consiglio. E’ statisticamente dimostrato che in occasione delle riunioni comunali già si perde tanto tempo con interventi, contro-interventi e repliche, anche “per fatto personale”. Quando, poi, in aula c’è qualche “spettatore” ci sono consiglieri che fanno a gara per mettersi in mostra con logorroici interventi che non approdano a nulla di positivo. Nel corso della recente visita fatta in Australia da una delegazione di consiglieri comunali, provinciali e regionali abbiamo avuto la possibilità di partecipare ad una seduta del Consiglio Comunale di Perth. Un’autentica “lezione” per noi pubblici amministratori italiani. Gli argomenti in discussione erano ben 42 con, addirittura, alcune varianti al PRG. Quell’assise ha liquidato tutti gli argomenti in circa un’ora e mezzo!!! Gli interventi dei vari consiglieri comunali (ndr: solo 8, oltre al sindaco, per una città di un milione e 400 mila abitanti!!!) potevano essere di soli 2 minuti. Ve lo immaginate da noi un regolamento di quel tipo? Inoltre, Sigismondi propone delle “penali” per i consiglieri che si assentono dall’aula o votano meno del 50% degli argomenti in discussione; propone il non utilizzo in aula dei telefoni cellulari; la presenza in aula in giacca e cravatta, e così via. C’è bisogno che tutto questo lo preveda un regolamento? Che fine ha fatto il senso di responsabilità e lo spirito di appartenenza dei singoli consiglieri? Probabilmente dalle nostre parti c’è necessità di acquisire un diverso rapporto con la politica e la pubblica amministrazione. C’è bisogno di essere più concreti e meno propagandistici.
Giuseppe Forte
Segretario Pd - Vasto

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