martedì 9 febbraio 2010

Piattaforme petrolifere in Adratico, il sindaco di San Salvo scrive al ministero dell'Ambiente

Il Comune di San Salvo ha scritto al ministero dell’Ambiente per esprimere assoluto dissenso alla proposta avanzata dalla Mediterranean Oil and Gas di installare una piattaforma petrolifera nei mari fra Ortona e San Vito Chietino. Lo hanno annunciato il sindaco Gabriele Marchese e l’assessore all’ambiente Nicola Sannino. La ditta, con sede a Londra, ha avanzato richiesta di trivellamento presso il Ministero lo scorso 3 dicembre. La concessione petrolifera in questione è denominata d30 BC MD e prevede l’installazione del pozzo Ombrina Mare a soli sei chilometri dalla costa che sarebbe permanente e deturperebbe uno dei tratti di mare più belli d’Abruzzo per almeno 20 o 30 anni. Per il sindaco Marchese la piattaforma Ombrina Mare causerebbe il rilascio di sostanze tossiche nel mare in un tratto di costa caratterizzato da fondali bassi, gli inquinanti resterebbero tutti localizzati e difficilmente defluirebbero verso il mare aperto. La concessione racchiude, inoltre, ben due riserve di pesca finanziate da fondi comunitari che sarebbero certamente interessate da fenomeni di bioaccumulo di inquinanti gravi fra cui mercurio e cadmio. La piattaforma Ombrina Mare sarebbe installata nel cuore della riviera teatina, attualmente interessata dallo sviluppo di un turismo di qualità fortemente legato ad una immagine sana del territorio, andando a ledere l’immagine della costa teatina e a svilire l’impulso turistico del Chietino. "La piattaforma Ombrina Mare - si legge nella lettera a firma del sindaco Marchese - sarebbe solo il punto di partenza per una vera e propria invasione della costa abruzzese da parte di ditte petrolifere straniere che intendono trivellare tutto il litorale, da Vasto a Teramo, in cambio di royalities bassissime e in cambio di petrolio scadente in quantità e in qualità. Per tutte queste ragioni l’amministrazione di San Salvo si unisce agli altri Comuni e alle associazioni ambientaliste per esortare il Ministero a bocciare non solo Ombrina Mare ma anche tutte le altre proposte petrolifere dalle quali la Regione Abruzzo ha ben poco da guadagnare e ad incentivare invece la produzione di energia da fonti alternative".

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