sabato 7 agosto 2010

Notti bianche e notti... in bianco

Da tempo mi chiedono come mai sono così ingrassato. Semplice! vi ricordate di quando scrissi un articolo, dicendo che "non ci sono più gli spazzini di una volta"? Tutto nasce da lì.
La mattina, svegliato dal rumore generato dalle terribili soffiatrici, non riesco a riprendere sonno e spesso esco in giro per la città. Naturalmente a quell'ora è tutto chiuso, mi godo la bellezza della città vuota e spesso "gusto", passando vicino qualche fornaio, l'odore del pane appena fatto. Il posto che però mi attrae ed al quale non so resistere è un laboratorio di pasticceria poco distante da casa mia. Qui in primo mattino, mi "abboffo" di cornetti (vuoti, marmellata, nutella) e bombe alla crema. Certo tutto finirà quando ricominceremo a chiudere le finestre, quando la stagione "calda" sarà finita, ma non prometterò a mia moglie di dimagrire. Se sarà, sarà.
Indubbiamente la città vuota ha un suo fascino, ma non mi dispiacerebbe, nel mio bighellonare, incontrare qualcuno, magari in un bar o in qualche altro locale aperto. Ciò non avviene perché a quell'ora incontri gli operai che fumano nervosamente mentre aspettano la "corriera", qualche patito del jogging o qualche "frocione col cagnetto" come dice la canzone di Franco Califano (senza offesa per nessuno è solo una citazione da ex speaker radiofonico).
Ora mi chiederete: ma di tutto ciò a noi che ce ne importa? E quindi vengo al dunque.
Le macchine operatrici adibite alla pulizia delle strade sono state sottoposte a prove fonometriche? Per quale motivo io, e sono sicuro tanti come me, devo essere svegliato di primo mattino? E aggiungo: perché i pubblici esercizi sono "costretti" (la parola costretti non significa "nel rispetto di una ordinanza" ma per altri ovvi motivi) a chiudere presto e se vogliono proporre musica devono sottostare a regole che impongono "costosissime" perizie ed a controlli che portano sempre a sanzioni di vario genere? La quiete pubblica va fatta rispettare dettando regole ma queste regole devono valere per tutti. A me personalmente da più fastidio il rumore delle spazzatrici e di ogni "mostro" che "urla" in primo mattino, piuttosto che un gruppo di "ragazzini" che sfoga la propria creatività suonando davanti ad un bar. Se la notte bianca ha avuto tanto successo, perché non permettere di realizzare tante "mezzenotti" bianche "programmate"? Molti giovani di Vasto, sono costretti ad "emigrare" a Petacciato (quest'anno va di moda lì) per trovare un locale da ballo, perché per far "riposare" gli abitanti della Marina, agli stabilimenti balneari è stato vietato questo tipo di attività. Certo ci vorrebbe anche da parte dei gestori un po' di fantasia ma questo problema, pianificato per tempo si può (per il futuro) risolvere.
Francescopaolo D'Adamo

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