giovedì 19 agosto 2010
A Vasto Film Festival la stella chiamata Elio Germano nel solco di Mastroianni e Volonté
“Lo farei, certo che lo rifarei, anzi dirò di più oggi è attuale più che mai”. Elio Germano da Vasto, nella serata d’esordio della quindicesima edizione del Vasto Film Festival, ricorda la dedica che ha fatto lo scorso 23 maggio a Cannes in occasione della premiazione con la Palma d’Oro. Quella dedica all’Italia e agli italiani “che fanno di tutto per rendere migliore l'Italia, nonostante la sua classe dirigente” che tanto rumore ha fatto. “La cosa che mi inquieta – aggiunge il protagonista de “La nostra vita” - è che si continua a parlare di questa questione mentre ci sono problemi più importanti che meritano soluzione”. Germano è riconoscente al suo regista Daniele Luchetti con il quale si è aggiudicato il David Donatello nel 2007 e quest’anno anche i Nastri d’Argento rispettivamente con “Mio fratello è figlio unico” e con “La nostra vita”. “Abbiamo trovato un modo di lavorare in maniera molto professionale che appaga entrambi”. Sul premio ricevuto a Cannes l’attore di origine molisana commenta che “forse il segno che è tornato il tempo nel quale il cinema italiano è tornato ad avere una qualità simile o quanto meno parente a quando la Palma d’Oro veniva assegnata a Mastroianni o Volontè”. Un premio come riconoscimento della professionalità del cinema italiano all’estero.
Foto: Piero De Fanis
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