giovedì 18 marzo 2010

Dal 26 marzo al via la rassegna "Un Altro Teatro" promossa dall'Associazione teatrale abruzzese molisana (Atam)

Prende il via il 26 marzo la rassegna Un Altro Teatro, promossa dalla Associazione teatrale abruzzese molisana e dall’assessorato alla Cultura del Comune di Vasto. Tre gli appuntamenti. I primi due dedicati alla storia del nostro tempo, anche recentissima ed il terzo ad un archetipo che, sotto varie forme, ha attraversato e ammaliato tutta l’umanità, il mito della eterna giovinezza. Il sipario di apre su Tiergartenstrasse, N. 4 – Un giardino per Ofelia di Pietro Floridia riduzione drammaturgica e regia di Daniele Muratore con Barbara Giordano, Serena Attardo, Marco Polizzi, contrabbasso. Ambientata negli anni '40 ad Amburgo, questa storia dolcissima e tragica, racconta l'incontro di due donne, Ofelia, una giovane disabile mentale che vive coltivando fiori nell'assoluta innocenza di un rapporto di verità col mondo e Gertrud, l'infermiera nazista mandata a verificare le sue condizioni e che si troverà a doverla difendere dal programma T4, il cosiddetto "Olocausto minore" che prevedeva l'eliminazione dei disabili. L'incontro si trasforma in un'amicizia profonda e in un legame di cura e di tenerezza che unirà i destini di queste due donne fino alla fine. La scena si svolge su un duplice registro, la deposizione di Gertrud al tribunale delle forze alleate, dopo la fine della guerra, e le vicende precedenti che scandiscono i momenti della storia. Previste due recite: la matinèe per le scuole alle ore 11,00 e la serale alle ore 21,00. Il 10 aprile, alle ore 21,00, va in scena Il viaggio di Nicola Calipari di Fabrizio Coniglio, con Fabrizio Coniglio, che cura anche la regia e Alessia Giuliani. Due attori ripercorrono il viaggio tragico che ha portato all’uccisione di Nicola Calipari. Si parte con il racconto del rapimento e quindi la prigionia di Giuliana Sgrena (il rapporto con i rapitori, gli aneddoti, la paura, la speranza) per poi arrivare all’”inizio della fine”,con la liberazione di Giuliana, la gioia, l’incontro con Nicola Calipari e il viaggio verso l’aeroporto. Poi il racconto degli spari, quel “fuoco amico” che arriva all’improvviso, nel buio; la gioia, l’euforia che diventa tragedia, incredulità, senso di impotenza. Il viaggio si chiude con un’ipotesi di tribunale tratta dai documenti ufficiali della delegazione italiana in Iraq, ovvero la versione americana e quella italiana sui fatti del 4 marzo 2005. Sarà presente all’appuntamento Giuliana Sgrena. Il 7 maggio è la volta de Il caso di Dorian Graydi Giuseppe Manfridi, con Manuele Morgese e la regia Pino Micol. Anche per questo appuntamento è prevista una recita per le scuole e l’appuntamento serale alle ore 21,00. Si tratta della reinvenzione drammaturgica del romanzo di Oscar Wilde, tra eterna giovinezza e incubo, che vede protagonista la Compagnia Teatro Zetae Manuele Morgese, con la regia di Pino Micol. “Tre personaggi e una sola storia che, per ragioni diverse, riguarda ciascuno di essi – racconta Giuseppe Manfridi, autore dello spettacolo- Henry, Basil e Dorian. Sofisticato e fatuo come un vero dandy il primo; morboso e solitario il secondo; vanitoso e perfido il terzo, Dorian Gray “Nell’atmosfera gotica che avvolge la vicenda dai connotati di un noir, Henry, Basil e Dorian si avvicendano in una serie di deposizioni corrispondenti ad altrettante visioni dei fatti. L’eterna giovinezza, il corpo esentato dagli insulti del tempo, le brutture destinate a tutti gli uomini indistintamente, trasferite in un quadro, unica vittima dell’infernale clessidra”. Impossibile sogno faustiano, concepito e vagheggiato da chiunque. E se succedesse? Quali terrori, quali compromessi estremi, quali baratri di incubi senza risveglio!

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