giovedì 4 marzo 2010

A Vasto c'è chi rimpiange il capitano dei carabinieri Salvatore Minniti

E' proprio il caso di dirlo: c'è chi rimpiange a Vasto il capitano dei carabinieri Salvatore Minniti in servizio incittà a metà degli anni '90. A evocarlo Stefano Moretti, Luca D’Annunzio e Francesca Molino della Lega Nord Vasto. "E’ scandaloso - scrivo - come la situazione della nostra città sia precipitata in questi ultimi 15 anni. Gli scippi e le rapine stanno diventando un’abitudine ed una vera e propria consuetudine. Sono ormai all’ordine del giorno". La Lega non vuole tornare al passato ma a volte ricordare il passato fa bene "ma quando a Vasto c’era il capitano Salvatore Minniti perquisizioni e controllo incessante del territorio erano all’ordine del giorno. Tutti i giorni e tutte le notti ovunque ci si girava si vedevano pattuglie dei carabinieri ed i delinquenti sentivano il fiato sul collo a tal punto che Minniti li andava a scovare nelle loro case in Puglia o in Campania. Oggi questo non accade più e noi ci stiamo chiedendo come mai. Certo ci sono state operazioni brillanti da parte di carabinieri e polizia attraverso indagini scrupolose portate avanti dalla Magistratura locale ma evidentemente tutto questo non riesce a bloccare il degrado a cui Vasto ormai sembra essere condannata". La Lega Nord Vasto chiede un maggiore sforzo alle forze dell’ordine soprattutto nel controllo del territorio attraverso posti di blocco che facciano sentire la presenza dei militari in città. "Per il resto è inutile appellarsi ai politici - concludono Moretti, D'Annunzio e Molino - perché se Vasto si trova in queste condizioni lo dobbiamo a certe facce toste che oggi hanno ancora il coraggio di volersi presentare come candidati a sindaco. Non hanno ne decenza e ne pudore. Si devono solo vergognare".

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