martedì 27 aprile 2010

Il manifesto politico di Vasto Viva

E' stato presentato questa mattina il manifesto politico dell'associazione "Vasto Viva" che vede al suo interno molti ex amministratori e personaggi politici del centrosinistra vastese. Ecco il testo integrale.

Ci sono momenti in cui, se siamo cittadini responsabili, dobbiamo avere il coraggio di osare, di aprire un processo di innovazione politica. Il momento è adesso !
La scelta di fondo davanti a noi è una sola: dare un progetto a Vasto affinché Vasto viva. E’ una scelta per noi, ma soprattutto per le generazioni future.
Il tema di un nuovo senso comune, di una nuova mentalità, l’apertura agli stimoli esterni e l’abbandono dell’autocommiserazione, sono il punto di partenza per riscattarsi e prendere coscienza di se stessi e delle proprie possibilità.
Da tempo si rende sempre più evidente una difficoltà da parte della politica attiva cittadina ad elaborare e sostenere, in tempi utili, chiari ed efficaci indirizzi amministrativi; insieme ad una “macchina burocratica” che denuncia palesi mal funzionamenti e difficoltà nell'esercizio tanto dell'ordinario quanto dello straordinario.
Constatiamo inoltre una crisi, quasi generalizzata, dei settori produttivi della città, impegnati a contrastare un momento economico negativo; un impoverimento urbano e sociale dei quartieri e un degrado delle infrastrutture; una crisi della legalità e dello spirito pubblico; elementi di dinamismo culturale e sociale dispersi in un contesto di immobilismo.
Da questa realtà siamo partiti e ci proponiamo, nell'intento di misurare anche le nostre capacità, di elaborare una proposta per una Vasto che trovi le energie per riscattarsi: una Città le cui azioni amministrative sappiano garantire pari opportunità e condizioni per tutti i cittadini.
Crediamo, in riferimento ad uno scenario più ampio, nella necessità di una reazione generalizzata che parta dalle città, dove abbiamo ancora la possibilità di scegliere i nostri amministratori, e che si estenda poi fino ai livelli centrali.
La nostra proposta dovrà ruotare intorno alla necessità di costruire un’identità forte e condivisa della città e un sentimento di comunità e di appartenenza fra i suoi cittadini.
Crediamo in una città solidale, dove si contrastino efficacemente le disuguaglianze, con una fiscalità ragionevole che gravi equamente su tutti, dove il potere contrattuale con la pubblica amministrazione sia riconosciuta a tutti i cittadini, con un rapporto di comunicazione continua con le nuove generazioni, compenetrata dalla convinzione che risolvere i problemi collettivi, e non il destino dei singoli, migliora le condizioni di tutti.
Per raggiungere tali traguardi riteniamo assolutamente indispensabile saper incidere sul miglioramento della capacità progettuale della politica attiva. É necessario che coloro che si propongono al governo della città abbiano adeguata formazione e tensione ideale. Bisogna infondere la consapevolezza degli oneri che sono a carico degli eletti.
In questo momento riteniamo di vitale importanza l'impegno nella gestione della “cosa pubblica” di tutte le forze migliori della nostra comunità, che devono rendersi disponibili. Sarà così possibile gestire al meglio le liste elettorali che troppo spesso sono risultate sottoposte più alle ragioni del consenso che a quelle del buon governo. Noi tutti elettori, nelle competizioni cittadine, abbiamo frequentemente condizionato le nostre scelte a vincoli di conoscenza, parentela. O peggio a interessi personali o alle solite promesse. Pensiamo inoltre altrettanto essenziale confrontare le prestazioni fornite dalla nostra “macchina amministrativa” con quelle delle amministrazioni più virtuose, proporre contenuti innovativi e adeguati obiettivi, prevedere efficaci metodi di valutazione, colmare il divario esistente alimentando una sana competizione tra le stesse amministrazioni. Ed è a questi esempi che vogliamo guardare con grande interesse.
L'obiettivo è ambizioso e per perseguirlo abbiamo bisogno del sostegno di coloro che, concordando con la nostra insoddisfazione di base, abbandonino il mero esercizio della critica e si confrontino sull'impegnativo, ma più gratificante, campo della proposta.
Tutto ciò rende necessarie e improrogabili una svolta decisiva e una rottura con il passato che possano aiutare a intraprendere un nuovo corso che regga il difficile confronto con il futuro.

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