
Ufficialmente faceva il badante in casa di amici e parenti ma nei fatti era a capo di una sodalizio criminale dedito allo spaccio della droga. I carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Vasto hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del Tribunale di Vasto, a carico Sokol Pllumbi, 28 anni albanese residente a Vasto, Ermand Konci, 29 operaio albanese residente a Novi Ligure, Giampiero Pennino Giampiero, 29 operaio nato a Sesto San Giovanni e residente Vasto. E’ stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria Angelo Natarelli, operaio 24enne di Vasto. Denunciati in stato di libertà E.L., albanese 28 anni residente a San Severo, L.M., 30 albanese residente a Vasto, L.H., 22 albanese residente a Vasto e F.C., 38 albanese residente a Casalbordino. Tutti sono accusati, a vario titolo, di detenzione a fine di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso tra loro. Pennino deve rispondere anche di estorsione, avendo minacciato di morte un acquirente qualora non avesse saldato il suo debito di oltre tremila euro. L’indagine, durata circa un anno e diretta dalla Procura della Repubblica di Vasto, è scaturita dai controlli effettuati dai carabinieri presso alcuni bar e locali d’intrattenimento di Vasto e San Salvo. I movimenti di alcuni soggetti di origine albanese, i pedinamenti di tossicodipendenti del luogo ovvero provenienti dalle regioni limitrofe, nonché le frequentazioni di questi soggetti con pregiudicati del posto, grazie anche all’utilizzo di ausili tecnici, ha consentito ai militari dell’Arma, di smascherare i responsabili di una redditizia attività di spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto cocaina, e segnalarne alla Prefettura gli assuntori abituali. Le perquisizioni, che hanno interessato oltre l’Abruzzo il Molise, la Puglia, la Campania, il Lazio e il Piemonte, hanno permesso di recuperare materiale ritenuto importante dagli investigatori e che potrebbe consentire ulteriori sviluppi. La particolarità di questa operazione è data dal fatto che gli spacciatori non detenevano grossi quantitativi di droga, bensì singole dosi che venivano cedute in qualsiasi ora del giorno direttamente nei bar, dove il badante Pllumbi aveva l'abitudine di intrattenersi facendosele pagare 70/80 euro in contanti o facendo credito. I rifornimenti della droga, sempre in piccole quantità, avveniva dai mercati del Lazio, di Pescara e nel Foggiano. Gli arrestati sono stati associati nel carcere di Vasto e Alessandria (Konci) in attesa degli interrogatori da parte dei magistrati.
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