venerdì 15 ottobre 2010
Arresto di Litterio, l'avvocato Cerella difende l'operato del notaio
Ha fatto scalpore, a Vasto, la notizia del provvedimento degli arresti domiciliari, con l'accusa di peculato, formalizzato nei confronti del notaio Camillo Litterio, 72 anni, originario di Castiglione MesserMarino, da decenni titolare di un avviato studio con gli ufficial centro della città, in via XXIV Maggio. Il professionista è accusato - sulla base di un'indagine dell'Agenzia delle Entrate concretizzata dalla Guardia di Finanza - di aver trattenuto e non versato all'Erario somme di denaro (si parla di 500.000 euro e di una presunta evasione di Iva per 300.000 euro)consegnategli da alcuni suoi clienti per il pagamento di imposte relativi ai rogiti. Litterio si è affidato all'assistenzadifensiva del suo legale di fiducia, l'avvocato Giovanni Cerella del Foro di Vasto. "Il notaio Litterio sostiene di non aver mai creduto che il suo comportamento fosse illecito, anche perché era lui il responsabile di quelle somme e, dunque, l'Erario s isarebbe potuto rivalere su di lui - afferma Cerella - Chiederemola revoca del provvedimento. Se dovesse risultare un uso temporaneo delle somme - conclude il legale - non sigiustificherebbe l'applicazione degli arresti domiciliari".
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