sabato 30 ottobre 2010

Celebrati a Guilmi i funerali del tenente Claudia Racciatti


Con fiori e confetti è stata accolta questo pomeriggio a Guilmi la bara di Claudia Racciatti, il tenente dei carabinieri suicidatosi con un colpo di pistola a Roma. All'ingresso del paese c'era il sindaco Carlo Racciatti, in fascia tricolore e gonfalone, che ha accompagnato prima il feretro nella casa paterna, dove ha sostato per una mezz'ora, e poi verso la chiesa, coperta dal tricolore, una corona di rose bianche seguito da un cuscino rosso sul quale erano deposti la spada e il cappello. Le esequie funebri sono state concelebrate con alcuni cappellani militari dall'arcivescovo della diocesi di Chieti-Vasto, mons. Bruno Forte, in paese in questi giorni per la visita pastorale. Nell'omelia il presule ha affermato che "solo Dio può sapere cosa è successo nella mente della nostra sorella Claudia che nella sua vita è stata un esempio di fedeltà alla famiglia e alla Patria. A Dio affidiamo la sua anima e chiediamo perdono per lei". Dal pulpito parole di saluto a Claudia sono state pronunciate da una cugina, dalla sorella Sara e dalla maestra delle elementari Mariapia Di Carlo. Erano presenti il comandante della legione carabinieri Abruzzo generale di brigata Luigi Longobardi e il comandante della legione allievi carabinieri di Roma generale di brigata Luigi Bernardini. Erano presenti anche il comandante della Compagnia di Vasto, Giuseppe Loschiavo e il comandante del nucleo operativo, Emanuela Cervellera, per quattro anni compagna di stanza della Racciatti. In rappresentanza del Comune di Vasto il vicesindaco Vincenzo Sputore e il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Forte. La salma di Claudia Racciatti è stata tumulata nel cimitero cittadino.

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