martedì 19 ottobre 2010
La Finanza sequestra 157mila al notaio ai domiciliari accusato di peculato
La Guardia di Finanza di Vasto ha eseguito a carico del notaio Camillo Litterio il sequestro preventivo della somma di 157mila euro corrispondente all’Iva non versata dal professionista nell’anno 2008. E’ il primo provvedimento utilizzato dalla Guardia di Finanza nel territorio vatese. Gran parte della somma è già stata acquisita in contanti dai militari nel corso della perquisizione eseguita a carico del Litterio il 14 ottobre, in occasione dell’arresto disposto con l’accusa di peculato su richiesta del procuratore della Repubblica, Francesco Prete. Il notaio si sarebbe appropriato delle somme consegnate dai clienti per il pagamento delle imposte di registro. Con il provvedimento emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Vasto viene in pratica contestata l’evasione del versamento dell’Iva da parte del professionista vastese. Il sequestro della cospicua somma è stata resa possibile da una recente legge in materia finanziaria che ha previsto la possibilità di aggredire il patrimonio dell’evasore acquisendo al patrimonio dello Stato una somma equivalente all’imposta evasa.
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