mercoledì 11 agosto 2010
La morte di Denis Lapenna. Il sindaco: "La polizia municipale non stava inseguendo il ragazzo"
Gli amici di Denis Lapenna hanno un convincimento, tra l'altro ribadito ieri davanti all'ingresso del comando della polizia municipale a San Salvo, il loro amico sarebbe morto perché inseguito da una pattuglia dei vigili. Questa mattina l’amministrazione comunale ha voluto chiarire la dinamica del tragico incidente avvenuto lo scorso sabato in località Piana Sant’Angelo. Il sindaco Gabriele Marchese, l’assessore al ramo Domenico Di Stefano e il comandante della Polizia municipale Silvana Paci hanno rinnovato le proprie condoglianze alla famiglia del ragazzo e precisato che la Polizia municipale non stava inseguendo i ragazzi. Stando agli atti ufficiali, due vigili si stavano recando alla marina di San Salvo quando sono stati richiamati dalla centrale di polizia municipale per fare da scorta ad un funerale. I due agenti sono arrivati sul luogo dell’incidente quando tutto era già accaduto. Sul posto sono poi immediatamente arrivati il comandante Silvana Paci e altri vigili. "Questi sono i fatti che risultano dagli atti ma - come ha sottolineato il sindaco - noi tutti desideriamo che si faccia la massima chiarezza perché non possono esserci dubbi sull’operato delle forze dell’ordine e su una vicenda di una tale gravità e, poiché viviamo in uno stato di diritto, chiunque può far valere le proprie ragioni nei confronti delle autorità competenti". Sono stati giorni difficilissimi con momenti di straordinaria tensione. "Se la visione della macchina dei vigili ha spaventato il ragazzo - ha aggiunto la Paci - non si può per questo mettere sotto accusa i due agenti che si trovavano a passare e all’intero corpo di polizia municipale si ribadisce la massima fiducia e il rispetto di un ruolo che impone per definizione di far rispettare le regole".
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