mercoledì 11 agosto 2010

A rischio collasso il carcere di Vasto per il sovraffollamento dei detenuti

Torna nella sua drammatica attualità il sovraffollamento delle carceri in questo clima di vacanze. Nel carcere di Vasto, l’indice di sovraffollamento del 37,8%, con 272 reclusi su 198 previsti per una situazione a rischio collasso anche per la mancanza di personale. A segnalarlo il segretario generale della Uil Penitanziari, Eugenio Sarno, che ha analizzato la situazione carceraria in Abruzzo. Ecco i numeri. Negli istituti di pena della regione sono ristretti 2.043 detenuti, divisi in 1.987 uomini e 56 donne. Un numero complessivo nettamente superiore alla capienza regolamentare di 1.455, ovvero con un indice di sovraffollamento del 40,4%. Il precipitare della situazione penitenziaria, continua Sarno nella sua nota, sarebbe direttamente riferibile ad una dichiarazione di stato di emergenza avvenuta qualche tempo fa e non seguita da nessun atto concreto, ovvero l’adozione di un nuovo piano carceri e nuove assunzioni mai avvenute. Tutto ciò ha portato gli istituti penitenziari abruzzesi ad una situazione alle soglie della non gestibilità. Le situazioni più gravi sono a Teramo e Lanciano con, rispettivamente, 428 presenti su 231 previsti e 372 presenti su 181 previsti, per cui si spera che il mese di settembre porti soluzioni vere e di lungo termine. Non migliore è la situazione di Sulmona, con 275 su 201 e di Chieti 124 su 83. Gli unici istituti di pena in controtendenza riguardano L’Aquila e Pescara, rispettivamente con 181 presenti su 205 e 209 su 256 previsti, quindi, sotto la capienza regolamentare.

Nessun commento:

Posta un commento