martedì 15 febbraio 2011

Tanto tuonò che piovve!

Due mesi fa dentro la sede del Partito democratico, quando emerse con forza la richiesta di Primarie, l’iscritto Patrizio Lapenna, nell’argomentare la sua contrarietà, affermò: “… significa che le Primarie le faremo al Primo turno!”. Presi atto, quale segretario, dell’affermazione e da buon cronista la appuntai. Oggi mi appare utile per poter dire, con il massimo della tranquillità, che qualcuno un piano già organizzato lo aveva già programmato. I capricci, i distinguo e la melina portata avanti ad oltranza per lasciare in mano ad altri il cerino acceso della responsabilità appare adesso in tutta la sua evidenza. Torno a ribadire ancora a Luciano Lapenna di ritirare le dimissioni. In alcun modo le sue aspettative, possono e debbono inficiare l’attività amministrativa. Occorre che tutti siano responsabili e lui quale Sindaco, pro tempore, ha il dovere di esserlo più di altri. In caso contrario, con buona pace delle invettive rivoltemi nelle ultime ore, chi utilizza e piega le istituzioni a fini propri personali sarebbe fin troppo evidente. Dopo essersi proclamato paladino delle regole, sottraendosi a quelle del Partito (tra l’altro ulteriormente “affinate” a suo favore con un regolamento “blindato”) e non accettare il confronto leale ed a viso aperto davanti alla gente, rende fin troppo chiaro tutto a tutti. E desta stupore e meraviglia la solidarietà di gente come Gianni Melilla, responsabile regionale di SEL, che si pone in netto contrasto con il pensiero e le direttive impartite da Vendola in materia di Primarie. Chi scrive non ha mai vissuto di politica. La pratico da soli 6 anni con spirito di servizio per la mia Città ed il Partito. Mi sono sempre messo in discussione (mettendoci la faccia e la mia onestà). Lapenna dovrebbe ricordare le pressioni che ha esercitato sulla mia persona affinché mi candidassi per le provinciali del 2009. Il carrierismo politico non mi appartiene. Chi ha vissuto di rendita politica per ben 30 anni - come egli stesso ha affermato ripetutamente all’interno di assemblee di partito ed in privato -, è altra persona ben nota ai vastesi. Io non ho mai tramato per sistemare parenti ed affini all’interno di enti ed istituzioni, ne ho “lavorato” per sistemare l’amico di famiglia che ha accesso al frigorifero della mia cucina. Faccio appello ai responsabili, agli iscritti e a tutti gli amici del Partito, a tutti i livelli, perché non venga meno l’impegno e la disponibilità da parte di coloro che hanno per davvero nel Cuore le aspettative ed i problemi di Vasto a non indugiare oltre ed a operare concretamente fin da subito con le altri parti dei moderati e del centrosinistra, perché si torni a progettare e ricostruire insieme il destino dell’intera comunità e non dei singoli.
Giuseppe Forte
candidato alle Primarie 2011

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