martedì 22 febbraio 2011
Usura ed estorsione, condannata una famiglia rom
Il tribunale di Vasto (presieduto da Rosa Capuozzo, giudici a latere Michelina Iannetta e Caterina Sallusti) ha condannato questa mattina per usura e tentata estorsione una donna rom di San Salvo e i suoi quattro figli a pene variabili tra 2 anni e 8 mesi e 5 anni di reclusione. Secondo l'accusa, sostenuta dal pubblico ministero Giancarlo Ciani, tra il 1997 e il 2003 Clorinda Bevilacqua, vedova di Giuseppe Di Rocco, assieme ai figli Rocco, Barbara, Antonietta e Laura, si sarebbe resa responsabile di una decina di casi di usura a San Salvo. Interessi su prestiti che avrebbero raggiunto livelli del 400 per cento su base mensile, per un giro di di affari stimato in oltre 200mila euro. La condanna più severa a carico di Clorinda Bevilacqua, 5 anni di reclusione, Rocco Di Rocco a 4 anni, Barbara, Antonietta e Laura sono state condannate, rispettivamente, a 3 anni e 3 mesi, 3 anni e 2 anni e 8 mesi di reclusione. Le sorelle sono state assolte da 3 capi d'imputazione, per usura e tentata estorsione. Gli imputati sono stati difesi dagli avvocati Giovanni Cerella, Angela Pennetta e Raffaele Giacomucci del foro di Vasto.
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