venerdì 24 dicembre 2010

Lettura natalizia dedicata ai senza lavoro

Mi sono svegliato mentre stavo sognando. Era un bel sogno. Vedevo in maniera chiara tante persone vestite di bianco stese a terra. Poi si alzavano uno alla volta, lentamente, ma tutti, per rivederle chi al lavoro in fabbrica, chi in un ufficio, chi tra i campi. Come interpretare questo sogno? Molto modestamente ho fatto questo pensiero che voglio consegnare a tutti i lettori. E’ una lettura natalizia, di speranza alla ricerca di certezze. La preoccupazione di chi è senza lavoro, di chi dopo una vita di impegno produttivo si è ritrovato all’improvviso a terra, senza futuro e disoccupato. Senza dignità. Sono certo che il colore immacolato voglia voler dire positività. Ma è proprio così. I segnali che stiamo ricevendo dal mondo del lavoro non sono certo incoraggianti. C’è sempre meno gente occupata. La cassa integrazione ha fatto segnare livelli record con aziende, anche quelle più solide, che mostrano andamenti negativi. Nel territorio del Vastese la situazione non è diversa dal resto dell’Italia con imprese sull’orlo di una crisi di nervi. Alla politica – in vista anche dei prossimi appuntamenti elettorali – l’impegno a trovare risposte e soluzioni fattibili per riprendere la corsa e per dare alle famiglie un po’ di serenità. Altrimenti quello che ho fatto è stato solo un sogno che mi ha dato per pochi minuti una illusoria pace mentre nelle famiglie regna l’inferno dei senza lavoro.
Pino Cavuoti

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