Maria Di Falco, pronipote di Carlo Della Penna residente a Roma, ha scritto dello stato di abbandono dell'asilo donato alla città (meglio "ai bambini di Vasto") dal suo prozio. Lettera inviata all'architetto Francescopaolo D'Adamo che sottolinea come "non mi stancherò mai di evidenziare il totale stato di abbandono di una delle migliori strutture pubbliche della città, sulla quale è da tempo in atto (a mio modo di vedere le cose) una azione speculativa. Ritengo inotre che la soluzione del problema "Carlo Della Penna" debba essere uno dei punti essenziali dei futuri programmi elettorali.
Dopo aver letto l'articolo sulla pubblicazione "Camminando insieme" ho pensato che poteva essere una buona idea quella di costituire un'associazione culturale denominata "Amici dell'Asilo Carlo della Penna", la cui finalità è quella della conservazione della memoria e delle opere di un vastese dall'animo filantropico e in particolare la difesa della destinazione pubblica dell'immobile già denominato "Asilo Carlo Della Penna".
Perché fare l'associazione culturale?
Per convogliare l'opinione pubblica verso un obiettivo ben preciso e poter fare pressione sui politici vecchi e nuovi e fare in modo che le loro scelte rispettino la volontà dei cittadini. Mia madre 5 anni fa raccolse molte firme.
Altre finalità dell'associazione culturale.
Se all'atto dell'adesione all'associazione culturale le persone versano 1 o 2 € come minimo (se qualcuno vuole versare di più tanto meglio) con i soldi raccolti (se mille persone aderiscono sono già 10.000 €) si potrebbe finanziare il miglior progetto di ristrutturazione, messa a norma degli impianti e adeguamento energetico dell'immobile (posa in opera di pannelli fotovoltaici, superfici radianti e tutto quanto la moderna edilizia conosce in campo di miglioramento e risparmio energetico) a cura, ad esempio, della facoltà di architettura di Pescara, da presentare al comune di Vasto e ad altri soggetti istituzionali, con indicazione dei costi. Con i soldi raccolti si potrebbe premiare il miglior progetto stilato da studenti e professori della facoltà.
Perché stilare un progetto?
Lei sicuramente saprà che esiste la Cassa Depositi e Prestiti che, appunto, presta i soldi ai Comuni e ad altri enti territoriali per opere di pubblica utilità, sempre che i Comuni siano in linea con certi parametri di bilancio (in altre parole, se sono in grado di restituire quanto la Cassa presta). Questa verifica è importante farla e la potrebbe fare l'assessore al bilancio del Comune di Vasto. Se la risposta è negativa nel senso che la situazione del bilancio del Comune di Vasto non permette la richiesta del prestito alla Cassa, si potrebbe ad esempio coinvolgere la Fondazione della Cassa di Risparmio di Chieti. Le Fondazioni per statuto sono tenute a investire in opere di carattere sociale. Quindi, un progetto serve averlo. Se la Fondazione o altri istituti bancari fossero disposte a investire dei soldi nella ristrutturazione dell'immobile si potrebbe anche pensare che una parte della casa del guardiano (ad esempio, il piano terra) possa essere adibita a sportello bancario della banca che dà i fondi.
Maria Di Falco
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