martedì 14 dicembre 2010
Il WWF denuncia le gravissime carenze della vigilanza ambientale della provincia
Il Sulpm evidenzia che gli agenti della Polizia provinciale di Chieti sono privi di mezzi idonei per operare con efficacia e con sicurezza. Claudio Allegrino, coordinatore delle Guardie particolari giurate volontarie del WWF, evidenzia come la situazione della Polizia provinciale di Chieti sia ancora più grave di quanto descritto dal sindacato per l'esiguo numero del personale a disposizione tanto da non poter controllare il territorio. Scrive Allegrino: "Chi vuole commettere illeciti in materia ambientale, di caccia, di pesca, può commetterli avendo la certezza quasi assoluta di farla franca. Gli inquinatori questo lo sanno come pure lo sanno i bracconieri che agiscono da anni indisturbati". Per il coordinatore della Guardie del WWF la crisi della Polizia provinciale non nasce oggi ma è frutto di un disinteresse diffuso delle amministratori provinciali che si sono succedute nell’ultimo decennio. Con la crisi finanziaria dell’Ente i problemi sono arrivati a tal punto che non ha più senso mantenere in piedi una struttura provinciale di vigilanza non più in grado di essere sostenuto né finanziariamente né politicamente. Cinque sono le richieste del WWF per il 2011: attivazione di un numero telefonico di reperibilità e pronto intervento a disposizione della cittadinanza; aumento dell’organico; dotazione dei mezzi minimi necessari per operare almeno con sufficienza; riduzione drastica delle attività d’ufficio e di rappresentanza e contestuale aumento della presenza degli agenti sul territorio; almeno tre corsi obbligatori all’anno di aggiornamento e formazione per agenti ed ufficiali.
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